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Tema del Rotary International 2019/20 - Il Rotary connette il mondo

Tema del R.I. 2019/20


Gagliardetto del Rotary Club Messina

Gagliardetto Rotary Club Messina

Regolamento interno del Rotary Club Messina (aggiornato al 9 novembre 2021)

Art. I
Elezioni dei Dirigenti e dei Consiglieri

§ 1. Ad una riunione ordinaria di azione interna, un mese prima dell’Assemblea annuale per l'elezione dei Dirigenti, il Presidente della riunione invita i soci dei Club a designare i candidati a presidente, vicepresidente, segretario, tesoriere e a cinque consiglieri. Sulla base dei voti riportati, i primi tre candidati a ciascuna carica singola e i primi quindici candidati a quella di consigliere sono iscritti su una scheda in ordine alfabetico a fianco di ogni carica e sottoposti al voto dell'Assemblea annuale. I candidati a Presidente, Vicepresidente, Segretario e Tesoriere che raccolgono la maggioranza dei voti sono dichiarati eletti alle rispettive cariche. I cinque candidati al Consiglio che raccolgono la maggioranza dei voti sono dichiarati eletti Consiglieri. Il Presidente designato attraverso questa votazione entra a far parte del Consiglio Direttivo in qualità di Presidente-eletto nell'annata iniziante il 1° luglio immediatamente successivo alla sua elezione a presidente ed assume l'ufficio di Presidente il 1° luglio immediatamente successivo all'annata in cui egli è stato membro del Consiglio Direttivo in qualità di Presidente-eletto.

§ 2. I Dirigenti ed i Consiglieri così eletti, congiuntamente al Presidente-uscente, costituiscono il Consiglio Direttivo. Entro una settimana dalla sua elezione, o appena possibile, il Consiglio Direttivo eletto si riunisce ed elegge un socio del Club come Prefetto. Il Prefetto fa parte del Consiglio Direttivo.

§ 3. Le vacanze che dovessero verificarsi nel Consiglio Direttivo saranno occupate secondo la decisione dei rimanenti membri del Consiglio, tenuto conto dei risultati della votazione per l'elezione del Consiglio stesso.

§ 4. Le vacanze che dovessero verificarsi nel Consiglio Direttivo eletto per l'anno rotariano successivo o tra i futuri Dirigenti saranno occupate seconda la decisione dei rimanenti membri del futuro Consiglio, tenuto conto dei risultati della votazione.

§ 5. In tutti i casi di parità di voti, risulta eletto il candidato più anziano per appartenenza al Club.

Art. II
Consiglio Direttivo

§ 1. Il Club è retto dal Consiglio Direttivo che è eletto in conformità dell'art. I del presente Regolamento e dura in carica un anno.

§ 2. Il Presidente può essere rieletto, ma non per mandati consecutivi.
I Consiglieri possono essere rieletti, ma, consecutivamente, soltanto per un altro anno.
Gli altri Dirigenti possono essere rieletti anche per più anni consecutivi.

Art. III
Mansioni dei Dirigenti

§ 1. Presidente. Al Presidente competono la rappresentanza nonché la direzione del Club e delle sue attività. Egli presiede le Assemblee, le riunioni, le sedute del Consiglio Direttivo ed esplica tutte le funzioni derivanti dalla sua carica.

§ 2. Vice Presidente. In assenza del Presidente, svolge tutte le sue funzioni ed anche presiede le Assemblee, le riunioni e le sedute del Consiglio Direttivo.
In assenza del Vice Presidente, le funzioni di Presidente sono assolte dal Past President o, in sua assenza, dal Consigliere più anziano per appartenenza al Club.

§ 3. Segretario. Il Segretario tiene aggiornato l'albo dei soci, ne registra le presenze alle riunioni, dirama le circolari e gli avvisi di convocazione del Club, del Consiglio Direttivo e delle Commissioni. Redige e conserva i verbali di dette riunioni e compila i rapporti per il R.I. ed il rapporto mensile di assiduità per il Governatore, da inviarsi dopo l'ultima riunione del mese con le modalità richieste dal Distretto. Esplica tutte le altre mansioni che competono normalmente alla sua carica. In caso di assenza, il Segretario è sostituito dal Consigliere più giovane.

§ 4. Tesoriere. Riscuote e custodisce i fondi e le somme di spettanza del Club ed esegue i pagamenti secondo quanto stabilito dall’Assemblea o dal Consiglio Direttivo, dandone conto al Consiglio stesso annualmente ed ogni qualvolta questo lo domandi. Presenta il consuntivo delle entrate e delle spese all’esame del Consiglio Direttivo e ne riferisce all’Assemblea ordinaria del Club, che lo approva in una riunione ordinaria di azione interna entro tre mesi dalla chiusura dell’anno finanziario. Cessando dall'ufficio consegna al suo successore o al Presidente le somme, i titoli e quant'altro di spettanza del Club che si trovi in suo possesso, nonché i libri contabili e i documenti relativi.

§ 5. Prefetto. Le sue funzioni sono quelle spettanti a tale carica e quelle affidategli dal Consiglio Direttivo, anche sulla base del Manuale del prefetto di Club.

Art. IV
Riunioni

§ 1. Le riunioni del Club si suddividono in riunioni ordinarie, Assemblee ordinarie, Assemblee straordinarie.
a) Le riunioni ordinarie si svolgono di regola una volta alla settimana, nel giorno prestabilito, salvo eccezionali deroghe da parte del Consiglio Direttivo, e sono dedicate alle varie attività del Club; sono generalmente aperte ai coniugi ed agli ospiti, ad eccezione di almeno una al mese, che è considerata di azione interna di tipo conviviale ed è riservata ai soli soci.
b) Le Assemblee ordinarie sono quelle previste come annuali dal presente Regolamento (Art. I § 1- Art. III § 6 – Art. X § 4.) e si tengono di solito in occasione delle ordinarie riunioni conviviali di azione interna.
L’Assemblea ordinaria destinata all’elezione dei Dirigenti e Consiglieri del Club è tenuta in prima convocazione, in occasione della riunione conviviale di azione interna del mese di gennaio; qualora non risultasse presente almeno un terzo dei soci, l'Assemblea verrà rinviata, in seconda convocazione, alla prima riunione successiva di azione interna e sarà valida qualunque sia il numero dei presenti, purché sia superiore al numero dei componenti del Consiglio Direttivo. In tale riunione vengono eletti, a scrutinio segreto, i Dirigenti e i Consiglieri tra i candidati già designati.
Le Assemblee ordinarie destinate alla delibazione del preventivo e del consuntivo sono valide qualunque sia il numero dei presenti.
c) Le Assemblee straordinarie dei soci possono essere convocate in qualsiasi momento da parte del Presidente o del Consiglio Direttivo o su richiesta di un sesto dei soci, con preavviso di almeno dieci giorni a mezzo di raccomandata a mano o per posta, e si svolgono, salvo casi eccezionali, in occasione di una riunione ordinaria di azione interna del Club; l'Assemblea straordinaria è valida in prima convocazione se risulta presente almeno un terzo dei soci; altrimenti verrà rinviata alla prima riunione successiva di azione interna e sarà valida qualunque sia il numero dei presenti.
d) Gli avvisi di convocazione delle Assemblee devono contenere l’ordine del giorno. Ogni socio ha diritto ad un voto e può rappresentare con delega scritta un altro socio. Tutte le votazioni avvengono per appello nominale, eccettuata quella per l’elezione dei Dirigenti e dei Consiglieri, che avviene per scrutinio segreto.
Le proposte di delibera s’intendono approvate a maggioranza dei votanti.
e) Resta salvo quanto previsto nell’Art. XIV § 1 per le modifiche del presente Regolamento e dall’Art. VIII bis per l’approvazione e le modifiche del Piano strategico.

§ 2. Il Consiglio Direttivo stabilisce l'ora, il luogo e l’oggetto di tutte le riunioni del Club, conviviali e non conviviali.

§ 3. Il Consiglio Direttivo si riunisce almeno ogni mese. La convocazione viene fatta dal Presidente e comunicata dal Segretario con preavviso di almeno tre giorni. L'avviso di convocazione contiene gli argomenti da trattare.

§ 4. Riunioni speciali del Consiglio vengono convocate dal Presidente e comunicate dal Segretario, con preavviso di almeno sette giorni, ogni qualvolta il Presidente stesso lo ritenga necessario o su richiesta di due membri del Consiglio; ma nei casi di urgenza il preavviso può essere ridotto a discrezione del Presidente.

§ 5. Il Consiglio Direttivo delibera a maggioranza; in caso di parità di voti prevale il voto del Presidente. Le deliberazioni sono valide, qualunque sia il numero dei presenti, purché non inferiore a metà più uno dei componenti del Consiglio. Nelle votazioni che riguardano l'ammissione di nuovi soci è richiesta l'unanimità dei voti.

Art. V
Quote e contributi sociali

§ 1. Il Consiglio Direttivo stabilisce gli importi della quota di ammissione, della quota sociale e di ogni altro contributo, nonché i modi di versamento, sentita l'Assemblea dei soci in occasione dell’esame del preventivo o del consuntivo delle entrate e delle spese.

Art. VI
Riconoscimenti

§ 1. Il Club assegna ogni anno, con delibera del Consiglio Direttivo, i seguenti riconoscimenti:
- Premio Weber
- Targhe Rotary
- Targa al giovane emergente
- Premio Arena
Altri riconoscimenti possono essere istituiti, anche senza carattere di continuità, dal Consiglio Direttivo.

Art. VII
Il Piano direttivo del Club e le Commissioni

§ 1. Per favorire il raggiungimento degli obiettivi annuali e a medio-lungo termine, in armonia con il Piano strategico adottato, il Club adegua la propria organizzazione al modello del c. d. Piano Direttivo di Club.
Il Piano Direttivo agevola la più ampia partecipazione dei soci alla vita ed alle decisioni del Club, contemperando l’esigenza dell’avvicendamento annuale nei vari organismi con quella della continuità amministrativa e della formazione della leadership futura.
La struttura del Piano Direttivo è imperniata su cinque Commissioni cui si possono aggiungere Sottocommissioni e Delegati o Istruttori, secondo le esigenze del Club. I presidenti, vicepresidenti e componenti delle Commissioni e Sottocommissioni ed i Delegati o Istruttori sono nominati dal Consiglio Direttivo, su proposta del Presidente, secondo le specifiche attitudini e competenze dei soci e con un criterio di graduale rotazione tra i medesimi, in modo da combinare mandati annuali con mandati pluriennali. Per tale motivo i Presidenti uscente, in carica, entrante ed eletto collaborano per la formazione dell’Organigramma del Club

§ 2. Le Commissioni ordinarie sono cinque ed hanno, di massima, le seguenti funzioni:
• Amministrazione del Club: assiste il Presidente per realizzare gli obiettivi annuali, curando, tra l’altro, la programmazione settimanale e speciale, l’affiatamento e il coinvolgimento dei soci, i rapporti con gli altri club della Famiglia rotariana, l’ospitalità, la definizione e la verifica periodica del piano strategico, la realizzazione del bollettino del Club, la gestione del sito web “ Rotary Club Messina fondatore Nino Crapanzano”, la conservazione dell’archivio, le modifiche del regolamento;
• Effettivo: attende, anche in una prospettiva pluriennale, al mantenimento, allo sviluppo ed alla diversità dell’effettivo; facilita l’inserimento dei nuovi soci; si preoccupa di comprendere e rimuovere le ragioni delle eventuali assenze alle riunioni; cura la formazione rotariana; rivede periodicamente le classifiche;
• Pubbliche relazioni: promuove le relazioni con i media, con le Istituzioni, con le altre associazioni e con le categorie professionali, imprenditoriali ed artigianali allo scopo di favorire forme di cooperazione, divulgare gli scopi ed i valori del Rotary e rendere pubblici i progetti e le iniziative del Club; collabora con il Bollettino distrettuale;
• Progetti di servizio: configura e incentiva progetti annuali o pluriennali nei campi educativo, umanitario, professionale, culturale, ambientale, artistico, storico, sanitario, multietnico, amatoriale ed in ogni altro attinente agli scopi del Rotary o ai bisogni della comunità locale o internazionale; si adopera per ottenere finanziamenti pubblici o privati; sovrintende alla tutela delle opere realizzate dal Club;
• Fondazione Rotary: sviluppa e propone iniziative a sostegno della Fondazione ed incoraggia la partecipazione del Club ai suoi programmi, anche in una prospettiva pluriennale, fornendo a tal fine la necessaria assistenza; adegua la propria attività al Piano di visione futura della Fondazione stessa, una volta divenuto operativo. Tutte le Commissioni dovranno dare particolare impulso e sostegno all’azione per le nuove generazioni.

§ 3. Il Consiglio Direttivo, su proposta del Presidente, può istituire anche altre Commissioni ritenute opportune in base ai programmi del Club ed adeguare in ogni momento il Piano Direttivo agli eventuali aggiornamenti del R. I..
Le Commissioni sono coordinate da un presidente e da uno o più vicepresidenti ed hanno un numero di componenti variabile in base alla entità dei compiti affidati.
I presidenti delle Commissioni si riuniscono periodicamente con il Presidente del Club, per pianificare le attività da svolgere.
Il Presidente del Club è membro di diritto di tutte le Commissioni. I presidenti delle altre Commissioni partecipano di diritto alle riunioni della Commissione amministrazione del Club dedicate ai programmi settimanali e speciali ed al Piano strategico (o, se istituite, a quelle delle corrispondenti Sottocommissioni).
Le Commissioni svolgono tutte le altre attività, anche di natura esecutiva, che sono loro demandate dal Presidente o dal Consiglio Direttivo, ai quali normalmente riferiscono.

Art. VIII
Sottocommissioni, Delegati e Istruttori

§ 1. A titolo orientativo ed esemplificativo, possono essere nominate le seguenti Sottocommissioni, all’interno di ciascuna Commissione:
- amministrazione: programmi; formazione e revisione del piano strategico; affiatamento e ospitalità; rapporti con Rotaract, Interact e Inner Wheel; revisione del regolamento; bollettino del Club; conservazione dell’archivio; manifestazioni distrettuali, interdistrettuali e internazionali del Rotary;
- effettivo: classifiche; valutazione e pianificazione dell’effettivo; ammissione e conservazione dei soci; formazione rotariana; tutors dei nuovi soci;
- pubbliche relazioni: relazioni con i media; rapporti con le altre associazioni e con le istituzioni; rapporti con gli ordini professionali e con l’imprenditoria; sito web; bollettino distrettuale; diffusione dell’etica e dei valori del Rotary;
- progetti: progetti annuali; progetti pluriennali; tutela dell’ambiente (naturale, urbano, lavorativo); conoscenza e tutela del patrimonio storico, artistico ed archeologico; integrazione tra i popoli; progetti comunitari e internazionali; progetti distrettuali; finanziamenti pubblici e privati; salvaguardia dei progetti realizzati dal club;
- Fondazione Rotary: sostegno alla Fondazione; sovvenzioni paritarie e semplificate; polioplus; programmi giovani; informazioni sulla Fondazione; piano di visione futura.

§ 2. Singoli compiti delle Commissioni possono essere affidati a Delegati o Istruttori. Possono essere altresì affidati incarichi speciali per particolari progetti o singole iniziative.

Art. VIII bis
Il Piano strategico

§ 1. Lo scopo del Piano strategico è quello di fornire ai Presidenti e Dirigenti del Club un insieme di linee guida e d’indirizzo che siano valide per il medio-lungo periodo, secondo priorità strategiche ed obiettivi primari da seguire, in armonia con la Missione e la Visione del Piano strategico del R.I. e del Distretto.

§ 2. Il Piano strategico è elaborato dalla Commissione amministrazione del Club o dall’apposita Sottocommissione, previa un’accurata verifica dello stato attuale (punti deboli-punti di forza) del Club e la scelta dei traguardi importanti e degli obiettivi intermedi da conseguire.
La Commissione o la Sottocommissione coinvolgono in questa fase i soci attraverso modalità varie, che possono includere dibattiti, sondaggi o questionari da compilare.
Al termine di questa fase la Commissione o la Sottocommissione predispongono la bozza del Piano strategico e la trasmettono al Consiglio Direttivo per la preliminare condivisione o per la richiesta di chiarimenti o approfondimenti.

§ 3. Il Consiglio Direttivo, dopo avere condiviso la bozza del Piano strategico, convoca l’Assemblea straordinaria per la definitiva approvazione.

§ 4. Il Piano resta operativo per la durata di almeno tre anni e può essere periodicamente aggiornato o modificato dall’Assemblea straordinaria, con la stessa procedura, su richiesta del Consiglio Direttivo, della stessa Commissione per l’amministrazione del Club o di almeno il dieci per cento dei soci.

§ 5. La Commissione per l’amministrazione del Club o l’apposita Sottocommissione, quando si occupano del Piano strategico, sono integrate dai Presidenti e dai Segretari uscenti, in carica, entranti ed eletti, nonchè dai presidenti della altre Commissioni.

Art. IX
Congedo

§ 1. Su domanda scritta al Consiglio Direttivo, motivata da valide ragioni, può essere concesso un congedo dispensando il socio dal presenziare alle riunioni per un periodo di tempo determinato.
Il socio in congedo è dispensato dal pagamento della quota annuale ad eccezione della parte di essa, determinata ogni anno dal Consiglio Direttivo, che attiene ai versamenti dovuti al R.I., alla Fondazione Rotary ed al Distretto, anche per necessità contingenti.

Art. X
Finanze

§ 1. Il Tesoriere deposita tutti i fondi presso una o più banche designate dal Consiglio Direttivo.

§ 2. Le fatture devono essere pagate esclusivamente a mezzo di assegni firmati dal Tesoriere.

§ 3. L'anno finanziario decorre dal 1° luglio al 30 giugno.

§ 4. All'inizio di ogni anno finanziario il Consiglio Direttivo prepara, d’intesa con il Tesoriere, un preventivo delle entrate e delle uscite per l'anno e lo sottopone alla verifica dell’Assemblea ordinaria nella prima riunione ordinaria di azione interna. Tale preventivo rappresenta il limite di spesa per i rispettivi titoli, salvo eventuali variazioni disposte dal Consiglio Direttivo.

§ 5. E’ fatto espresso divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge.

§ 6. Nel caso di scioglimento per qualsiasi causa del Club, è fatto obbligo di devolvere il suo patrimonio ad altra associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, salvo diversa destinazione imposta dalla legge.

§ 7. La quota di ogni singolo socio è intrasmissibile.

Art. XI
Procedura per l'ammissione dei soci

§ 1. Soci attivi
a) Il nome di un potenziale socio viene proposto per affiliazione al Consiglio Direttivo, e/o alla Commissione per l’Effettivo, da un socio attivo del club, o un socio proveniente da un altro club può essere proposto come socio attivo dal club di provenienza.
b) Il Consiglio approva o respinge la proposta entro trenta giorni dalla sua presentazione e informa il proponente della decisione.
c) Il proponente, accompagnato da uno o più membri della Commissione per l'informazione rotariana, mette al corrente il socio proposto circa i privilegi e le responsabilità dell'appartenenza al Rotary e chiede il suo consenso scritto per la pubblicazione del nome per i soci del club.
d) Ottenuto tale consenso dal nuovo socio proposto, il Segretario informa tutti i soci, con comunicazione scritta, segnalando il nome del candidato.
e) Entro il termine di dieci giorni i soci contrari all’ammissione del candidato informano per iscritto il Consiglio Direttivo specificando i motivi della obiezione.
f) In assenza di obiezioni entro tale periodo, il socio proposto è considerato qualificato per l'ammissione. Il Consiglio Direttivo esamina le eventuali obiezioni in una riunione ordinaria o speciale e mette ai voti la candidatura. Se non vi è alcun voto contrario il candidato è considerato qualificato per l'ammissione.
g) Il Segretario informa della qualificazione il proponente e il candidato, e invita quest'ultimo a presentare domanda di ammissione.
h) Quando il candidato abbia firmato la scheda di ammissione e abbia versato la quota (tassa) di ammissione è considerato socio.
i) Il Segretario rilascia al nuovo socio la tessera sociale e gli consegna lo Statuto e il Regolamento del Club. Redige i rapporti previsti dalle norme del R.I.

§ 2. Soci onorari.
Il nominativo di un candidato proposto a questa categoria di soci è sottoposto al Consiglio Direttivo e l'ammissione avviene nella stessa forma e nello stesso modo prescritti per l'ammissione di un socio attivo, salvo che la proposta può essere esaminata in una riunione ordinaria o speciale del Consiglio Direttivo e questo può dispensare da una o più fasi indicate nel paragrafo § 1, mettendo ai voti la proposta. Se non vi è alcun voto negativo il candidato è considerato ammesso.

Art. XII
Risoluzioni

§ 1. Nessuna deliberazione o mozione che comporti impegni di qualsiasi genere o natura può essere esaminata dall'Assemblea dei soci prima di essere stata esaminata dal Consiglio Direttivo. Le deliberazioni o mozioni presentate ad una riunione del Club devono essere deferite al Consiglio Direttivo che deciderà se portarle o meno in discussione.

Art. XIII
Schema dell'ordine del giorno delle riunioni

§ 1. Apertura della riunione,
Presentazione degli ospiti e dei visitatori,
Corrispondenza e annunci,
Eventuali rapporti delle commissioni,
Eventuale ripresa di precedenti argomenti non esauriti,
Nuovi argomenti,
Relazione od altra manifestazione in programma,
Chiusura.

Art. XIV
Emendamenti

§ 1. Il presente Regolamento può essere modificato, in deroga a quanto disposto dal precedente Art. IV, con approvazione da parte dei due terzi dei soci presenti in Assemblea straordinaria validamente costituita. La modifica proposta, sempre in deroga al precedente Art. IV, dev’essere resa nota, in termini testuali, mediante avviso di convocazione contenuto nella circolare da distribuire o inviare ai soci in occasione della riunione ordinaria di azione interna precedente.

§ 2. Al presente Regolamento non possono essere apportate modifiche od aggiunte che non siano in armonia con lo Statuto del Club e con lo Statuto ed il Regolamento del R.I.

Art. XV
Comunicazioni

§ 1. Salvo quanto stabilito nei precedenti articoli, le circolari e tutti gli avvisi sono comunicati ai soci, a discrezione del Consiglio Direttivo, mediante distribuzione diretta durante le riunioni e/o invio tramite “posta” tradizionale e/o elettronica (art. 8 dello Statuto).

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